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Green Strategies: il verde verticale per la riqualificazione energetica dell’esistente

di Miriam Mariani*

La “facciata verde” rappresenta un sistema tecnologico “ibrido” (edilizia + vegetazione) efficace nella riqualificazione di manufatti, su scala edilizia ed urbana e costituisce, oltre ad un eccellente rimedio ai problemi di surriscaldamento degli edifici male isolati ed energivori, una proposta di riqualificazione estetica di prospetti anonimi, poco curati, in via di disfacimento, o dalla bassa rilevanza compositiva, all’interno di aree urbane o industriali dove scarseggia la presenza di un verde progettato.

La presenza della vegetazione nelle aree urbane costituisce al giorno d’oggi un fondamentale tema di riflessione riguardo l’adeguamento delle città agli importanti cambiamenti climatici in atto, ai quali occorre far fronte con sistemi efficaci ed intelligenti. La progettazione di superfici verdi (sia orizzontali che verticali) risulta infatti rilevante nell’abbattimento delle cosiddette “isole di calore” all’interno dei centri urbani, nell’assorbimento termico, nella produzione di ossigeno e nella purificazione dagli agenti inquinanti, di cui le piante sono responsabili attraverso meccanismi fisiologici quali la fotosintesi clorofilliana, il fototropismo, l’evapotraspirazione.

In primo luogo, si distinguono due principali categorie di facciate verdi, che sono da un lato i rivestimenti verdi (o green façades), dall’altra le parete vegetate (o living walls). Questi due sistemi differiscono per le caratteristiche tecnologiche e i componenti utilizzati: i rivestimenti verdi costituiscono un sistema tecnologico relativamente semplice, che prevede l’applicazione della vegetazione su qualsiasi involucro, in quanto non integrato alla struttura bensì appoggiato o distaccato; mentre la parete vegetata costituisce una tipologia di facciata integrata all’involucro e dotata di un’organizzazione, e dunque una realizzazione, più complessa con funzioni di sostegno e nutrimento per la vegetazione (brevetto di Patrick Blanc del “mur vegetal”).

Il rivestimento verde, rispetto alla facciata vegetata, permette una maggiore versatilità di configurazione ad un costo e una manutenzione decisamente inferiori, mantenendo tuttavia un livello molto alto di efficienza dal punto di vista energetico, tra cui un buon risultato rispetto alla schermatura della radiazione solare, una buona riuscita nel controllo dei flussi termici ed energetici, nella gestione dell’inquinamento acustico, nonché nella protezione dell’involucro dagli agenti atmosferici, in alcuni casi fino ad ottimi risultati che vedono realizzare un risparmio energetico anche del 60%. Il rivestimento verde può essere realizzato mediante supporti di sostegno di configurazioni e materiali diversi. La prima distinzione riguarda il posizionamento del rivestimento rispetto alla facciata, ovvero aderente all’involucro, esterno all’involucro ma vincolato attraverso sistemi di ancoraggio, oppure esterno e svincolato dall’involucro, dunque indipendente rispetto alla struttura preesistente.

Dal punto di vista della semplicità di realizzazione e dell’efficacia tecnologica, le prime due soluzioni risultano le più utili e versatili poiché non necessitano di opere di fondazione ulteriori, tuttavia richiedono una corretta progettazione al fine di non interferire con le condizioni strutturali dell’esistente. Tali sistemi permettono la realizzazione di veri e propri schermi vegetali fungendo da sostegno per la crescita di piante ad andamento rampicante (o decombente), alcune coltivabili direttamente a terra che possono raggiungere altezze anche fino a 20 metri, altre alloggiate in vasi per la coltivazione in quota. La realizzazione dei supporti può variare a seconda dell’involucro su cui vanno montati e possono essere suddivisi in strutture di supporto rigide o tesate: nel primo caso gli elementi sono parti di struttura, o pannelli reticolari, nonché elementi stampati in moduli e assemblabili in diverse configurazioni, mentre nel secondo caso si tratta di cavi in tensione, maglie e reti (per lo più in acciaio o materiali sintetici fibrorinforzati).

La sperimentazione sulle facciate verdi costituisce un filone di ricerca all’interno del quale si vedono sviluppabili prototipi di sistemi tecnologici applicabili in raggi d’azione piuttosto ampi, ovvero nella riqualificazione energetica di facciate preesistenti, nel miglioramento della qualità dell’aria di ambienti interni e nella riprogettazione estetica di spazi urbani, nonché nel monitoraggio strutturale e termico degli edifici.

Essendo l’obiettivo della ricerca l’applicazione di un sistema sostenibile per la riqualificazione di manufatti esistenti, le facciate verdi costituiscono, per la loro flessibilità di impiego, uno dei sistemi migliori di adattamento al preesistente per il miglioramento dell’efficienza energetica.

Al fine di realizzare uno schermo da apporre a facciate da riqualificare e poterne monitorare la stabilità e le deformazioni relative alle azioni esterne attraverso sistemi tecnologici intelligenti, la scelta di utilizzare supporti rigidi permetterebbe l’alloggio di dispositivi atti al controllo delle variazioni che riguardano la facciata rispetto agli agenti esterni, oltre a permettere la crescita di piante rampicanti in più direzioni, tanto orizzontali quanto verticali, per una maggiore copertura. La realizzazione di sistemi a griglia o pannelli modulati permetterebbe di adattare il rivestimento alla configurazione dell’involucro anche per quanto riguarda la presenza di bucature per l’illuminazione e la traspirazione naturale, mediante l’impiego di montanti e nodi adeguatamente progettati.

* Collaboratore della ricerca “Design di sistemi tecnologici e componenti a basso impatto per l’architettura verde” del Dipartimento di Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura PDTA – “Sapienza” Università di Roma, responsabile scientifico prof. arch. Cecilia Cecchini.

Fonti immagini:
FIGURA 1: The Athenaeum Hotel Piccadilly London
https://www.flickr.com/photos/cluttercup/4656870958
FIGURA 2: Green wall at the Universidad del Claustro de Sor Juana in the historic center of Mexico City
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:GreenWallUCSJ01.JPG