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Microterme e macroterme

di Smart&Safe&Green Research Team

Le specie vegetali erbacee sono in genere utilizzate nell’ambito della realizzazione di coperture a VERDE ESTENSIVO, ossia di quel genere di tetti verdi che prevede uno strato di terreno sottile (circa 5-12 cm), in grado di ospitare vegetazione erbacea, cactacee e piante di piccole dimensioni che trattengono la terra, il cui grado di manutenzione è ridotto. Nella maggior parte dei casi tali coperture risultano essere non fruibili, ossia non accessibili o calpestabili, salvo che per i necessari interventi di manutenzione.

Una prima fondamentale distinzione da operare è quella tra specie MICROTERME  e  MACROTERME.

Con il termine Microterme si indicano le specie da tappeto erboso nelle quali le fasi di maggiore crescita attiva si verificano durante il periodo primaverile e autunnale, ovvero quando le temperature esterne sono comprese fra 15 e 25°C, più recisamente sino ai 18 °C circa è massima l’attività radicale, mentre tra i 15 e i 24 °C si sviluppa sempre più la parte vegetativa aerea. Le microterme di interesse come tappeto erboso sono più di una ventina e la maggior parte di esse è di origine eurasiatica ed appartiene alle Graminacee;  si citano generi Agrostis, Festuca, Lolium e Poa; esse sono adatte a crescere in climi a carattere prevalentemente freddo-umido, in genere formano tappeti erbosi con apparati radicali superficiali, poco resistenti ad alte temperature e siccità, mentre resistono bene al freddo. Si propagano principalmente per seme, ma alcune hanno comportamento stolonifero. Spesso queste specie vengono utilizzate in miscuglio per migliorare la capacità di adattamento del tappeto erboso alle diverse condizioni ambientali (esposizione e soleggiamento,  risorse idriche, temperature, composizione del terreno).

Le Macroterme, invece, sono specie adatte a climi caldi o temperati, che crescono prevalentemente nel periodo estivo, dato che la temperatura ottimale di crescita è compresa tra 25 e 37 °C, e più precismaente si ha il massimo sviluppo radicale tra i 24 e i 32°C, e un ottimale sviluppo aereo tra 30 e 37°C con crescita di stoloni, culmi e foglie. Tali specie rallentano la crescita con temperature inferiori a 20 °C ed entrano lentamente in dormienza dai 10 °C in giù, assumendo una colorazione giallo paglierina. Molte specie soffrono temperature sotto lo zero. Le specie macroterme hanno ridotte esigenze idriche, temendo maggiormente i ristagni d’acqua che la siccità, sono più resistenti a funghi e infestanti, ma più sensibili delle microterme agli attacchi degli insetti. La resistenza  alla siccità è data dalla composizione chimica delle foglie, che presenta in molti casi silicio, e le rende rigide e resistenti al calpestio. Tali piante, presentano un discreto sviluppo radicale, pertanto formano una zolla molto robusta e compatta che rende il prato resistente all’usura e al calpestio. Tali specie provengono da regioni a clima caldo, sia umido che arido: Africa orientate e India per il genere Cynodon, Sud America per Paspalum ( i.e P.vaginatum, P. notatum), Centro America per Stenotaphrum, Asia per Zoysia ( i.e zoysia japonica).

Di particolare interesse risultano, ai fini applicativi in copertura, alcune specie macroterme a crescita particolarmente lenta e sviluppo ridotto, con ridottissime esigenze idriche ed elevata resistenza alla siccità, oltre ad una discreta resistenza alle temperature invernali. Si segnalano pertanto:

  • la zoysia tenuifolia
  • la zoysia tenuifolia

La crescita particolarmente lenta di queste specie richiede una maggiore densità d’impianto, nel caso in cui non si utilizzino stuoie prevegetate, ma una ridotta esigenza manutentiva di  taglio delle piante. 

In particolare la Z. tenuifolia  ha foglie filiformi, ed una crescita massima tra 25 e 30 cm di altezza, pertanto in fase a regime si presenta come un mare erboso di piccole ondulazioni, esteticamente apprezzabile, come is vede nell’immagine che segue. Se si considera che l’intervallo di crescita della macroterma è di soli due-tre mesi nella maggior parte dei climi italiani, risulta possibile applicare la tenuifolia in copertura, senza la necessità di programmare falciature nella manutenzione ordinaria.

A causa della scarsissima crescita annuale,  si sconsiglia  la realizzazione della copertura con trapianto in loco di piantine di Z. tenuifolia in fitocella e si consiglia la crescita di zolle in terra e il successivo  espianto e riporto  di zolle in copertura.

Molto simile alla Tenuifolia è la specie Zoysia Matrella, una specie ibrida (Z. Japonica & Z. Tenuifolia) caratterizzata da una scarsa crescita in altezza, comunque maggiore della tenuifolia, arrivando intorno ai 45-50 cm di altezza, ma da un più veloce sviluppo e propagazione orizzontale.